Guido Gozzano (Torino, 19 dicembre 1883 – Torino, 9 agosto 1916) è stato uno dei più importanti poeti italiani del Novecento, considerato una figura centrale del Crepuscolarismo.
Vita e Formazione:
Nato in una famiglia borghese agiata, Gozzano ebbe una salute fragile fin dalla giovinezza. Dopo aver frequentato il liceo classico, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino, senza però portare a termine gli studi. Si dedicò quindi alla letteratura, frequentando circoli intellettuali e partecipando attivamente alla vita culturale torinese.
Stile e Temi:
La sua poesia è caratterizzata da un tono malinconico e ironico, un linguaggio semplice e colloquiale, e una profonda attenzione al dettaglio. Gozzano descrive la realtà quotidiana, i piccoli gesti, gli oggetti comuni, con un senso di nostalgia e di distacco. I suoi temi ricorrenti sono la malattia, la solitudine, la morte, la decadenza della borghesia, l'amore irraggiungibile, il ricordo del passato e la fuga in mondi esotici e letterari.
Opere Principali:
Influenza e Eredità:
Gozzano ha esercitato una notevole influenza sulla poesia italiana del Novecento, anticipando temi e modi espressivi che saranno ripresi e sviluppati da poeti come Eugenio Montale e Umberto Saba. La sua opera, con la sua sensibilità moderna e la sua capacità di cogliere la bellezza nel quotidiano, continua ad essere apprezzata e studiata. La sua figura è indissolubilmente legata al movimento Crepuscolare.
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